Tuesday, December 14, 2021

CH — LARRY ROMANOFF — 建立在谎言之上的国家 — 美国如何致富 –第1卷 — 第5部分 — 资产盗窃和金融犯罪


 

 

建立在谎言之上的国家

1——美国如何致富

第五部分

Nations Built on Lies – How the US Became Rich 

CHINESE   ENGLISH  POLSKI   PORTUGUESE   SPANISH

© 拉里·罗曼诺夫,2021年10月

译者:珍珠

5部分——资产盗窃和金融犯罪

第1部分,共6

第2部分,共6

第3部分,共6

4部分,共6

5部分,共6

 

目录第5部分

战利品

日本的金百合

金银岛

黄金大劫案——第一部分——美联储

黄金大劫案-第二部分-花旗银行

1933年美国黄金购买法

1934年美国白银购买法

上帝保佑女王

我的货币,但你的问题

世界银行和国际货币基金组织

 

战利品

我在关于殖民的一节中首先描述了伊拉克是文明的摇篮。这一悠久历史的一个结果是存在着几个世纪以来积累的考古文物、艺术珍品、卷轴和其他物品,其中许多具有巨大的经济价值,但也具有巨大的历史意义。大多数已经消失。美国军队洗劫了伊拉克大部分地区,今天许多伊拉克博物馆空无一人。贵重物品和历史文物不仅从博物馆和图书馆被盗,也从私人住宅被盗。伊拉克被彻底洗劫一空。据公布的估计,在战斗期间,巴格达、摩苏尔和其他城市的伊拉克博物馆至少有20万件艺术和文化物品被盗,其中许多对世界历史具有不可估量的价值。美国政府声称,这些只是它不赞成的少数流氓行为,但事实告诉我们,情况并非如此,事实上,其中许多物品已经出现在博物馆和私人收藏品中——在以色列和其他地方。

第二次世界大战后的德国,美国违反了几个月前其军队进入苏联占领区时所达成的庄严协议,从德国帝国银行偷走了100多吨黄金和银条,以及苏联艺术品和文件的无价收藏品。在苏联的抗议下,一些艺术品最终被归还,但金银不知何故消失了。苏联坚持认为美国仍然拥有无价的被盗苏联艺术品收藏品,对此美国不予理睬,但随后,当研究人员发现证明美国确实保存了大量艺术品珍品的文件时,美国陷入了谎言之中——这些珍品在那时已消失在普通嫌疑犯的私人收藏品中。还有记录在案的报道称,在第二次世界大战结束时,美军清空了一列24节车厢,里面装满了黄金、白银和各种昂贵的艺术品,当时估计价值数十亿美元。另外,大约在同一时间,又有几十亿黄金从帝国银行消失,而且从未被计算在内。

Friday, December 10, 2021

IT — LARRY ROMANOFF — Propaganda e Media — La censura ovvero bruciare i libri di storia — Parte 6 — June 18, 2021


 

Propaganda e Media (Parte 6) – La censura ovvero bruciare i libri di storia

Larry Romanoff, June 18, 2021

Tradotto da Elvia Politi per Saker Italia

 

Ho scritto da qualche parte che probabilmente il 90% o addirittura il 95% di ogni cosa che sappiamo o crediamo di sapere o di cui siamo convinti sia vero riguardo alla storia, è sbagliato. Per dirla con altre parole, se prendessimo la storia mondiale degli ultimi 500 anni e la condensassimo in un libro di storia di 100 pagine, 50 di quelle pagine sarebbero vuote. Questo dà la dimensione di quanta storia mondiale ha rimosso per vendetta la Congrega Cabalistica Internazionale di Criminali [International Cabal of Gangsters], una parte che non vuole sia di nostra conoscenza. Queste omissioni riguardano soprattutto gli orrendi crimini contro l’umanità commessi dagli imperialisti occidentali e dalla Congrega Cabalistica Internazionale di Criminali. Delle rimanenti 50 pagina, probabilmente 45 sono false in tutto o in parte, photoshoppate, camuffate, ammorbidite, con molti dettagli fondamentali ed essenziali omessi per confonderci e guidarci verso direzioni sbagliate o conclusioni sbagliate.

Di norma tendiamo a pensare la censura in termini piuttosto semplici: ci dicono che la Cina censura il dibattito su argomenti “sensibili” come Piazza Tienanmen o che in molti Paesi la discussione sulla “democrazia” viene soffocata e più o meno proibita. Negli Stati Uniti, vengono pesantemente censurati i dibattiti sul pericolo dei vaccini, sulla responsabilità americana per il Covid 19, sulle verità di Pearl Harbour, ma noi tendiamo a non utilizzare questo termine, anche se chi sostiene questi e altri argomenti viene ignorato, deriso e qualche volta diffamato. E’ ampiamente noto che Google censuri pesantemente molti argomenti, e abbia “spodestato” molti autori in modo che i loro scritti non appaiano nella maggior parte delle ricerche. Adesso Facebook e Twitter sono attivamente impegnati a cancellare quasi tutto ciò che non è conforme alla narrazione ufficiale su quasi tutti gli argomenti.

IT — LARRY ROMANOFF — Propaganda e Media – Definire e controllare la narrativa — Parte 3 — May 21, 2021




Propaganda e Media (Parte 3) – Definire e controllare la narrativa

 

Larry Romanoff, May 21, 2021

Tradotto da Elvia Politi per Saker Italia

 

Il Globe & Mail è un rispettabile giornale da tempo riconosciuto come quotidiano nazionale canadese. Alcuni anni fa, il Globe ha pubblicato un articolo che raccontava i dettagli delle atrocità che venivano commesse contro gli Arabi in Palestina. L’articolo non era provocatorio o ideologico, era semplicemente una cronaca precisa degli eventi che i redattori credevano dovessero essere portati all’attenzione del mondo. La mattina successiva, tutta la parte superiore della prima pagina del Globe riportava una foto enorme di un soldato ebreo che dava una caramella a una bambina presumibilmente palestinese, con un testo descrittivo.  Non c’è bisogno di fantasia per sapere che cosa deve essere successo dietro una porta chiusa da qualche parte. Era il 1983 e, in 38 anni da quella data, il Globe non ha più pubblicato un singolo articolo di critica verso gli Ebrei e Israele. Anzi, è successo il contrario. Uno dei loro pezzi più famosi si intitolava “Shmeck the Halls”[gioco di parole con il titolo della celebre canzone natalizia “Deck the Halls”], la storia di come due cantautori ebrei “hanno creato il Natale”. (1)

E’ ampiamente noto che un gruppo relativamente piccolo di persone (tutti gli Ebrei) possiede o esercita un totale ed effettivo controllo su tutti i media occidentali (e molti altri). Ciò include non solo i giornali ma anche stazioni e reti radiofoniche e televisive, e anche le riviste più conosciute, praticamente tutta l’industria dell’editoria, tutti i social media e le relative piattaforme come Wikipedia e Google, oltre al 90% di Hollywood, che comprende sia i film che i programmi TV. Le persone coinvolte non amano che questa informazione venga dichiarata pubblicamente ma i fatti non sono in discussione e, in pratica, le pubblicazioni ebraiche si vantano in privato di quanto sia esteso il loro possesso dei media così come del loro controllo dei film e della televisione.

IT — LARRY ROMANOFF — Propaganda e Media — Inganno su grande scala — Parte 2 — May 16, 2021


 


Propaganda e Media – Inganno su grande scala (Parte2)




Larry Romanoff, May 16, 2021

Tradotto da Elvia Politi per Saker Italia


 

Gran parte dell’attenzione dei media americani nei confronti della Cina non è in alcun modo collegata alle notizie ma è parte di un programma di propaganda ideato per causare un serio disagio al governo cinese, attraverso l’utilizzo della pressione politica da parte dei media nel tentativo di costringere la Cina ad adattarsi agli interessi politici ed economici di Stati Uniti ed Europa. Spesso questo viene fatto nel tentativo di attenuare la punizione per crimini aziendali (specialmente dei manager delle aziende che negli Stati Uniti hanno praticamente l’immunità rispetto ai procedimenti giudiziari) o per aiutare una multinazionale americana (o europea) a cestinare le leggi sulla sicurezza alimentare e di tutela dei consumatori. Non è limitato alla Cina: questo sbarramento dei media può essere fatto contro i migliori paesi amici, come Canada, Germania, Francia e Inghilterra.

Il punto importante qui è che un diluvio mediatico non capita per caso. Queste circostanze vengono create in base ad un piano, con riunioni, discussioni e strategie organizzate per creare il massimo disagio e pressione politica, e coinvolgerà quasi certamente l’azienda, molti membri dei media, il Dipartimento del Commercio americano e, il più delle volte, le agenzie di intelligence.

Queste persone sono esperte nell’organizzazione di campagne mass media per esporre la loro colorata versione dei fatti alla Corte dell’Opinione Pubblica, con la speranza di creare una sufficiente pressione interna ed estera per influenzare la posizione di un governo straniero su temi politici, sociali e commerciali. Le agenzie di intelligence faranno la loro parte pagando forti somme per articoli sui giornali nazionali (se lo possono fare) e inondando i social media di un paese (la Cina, in questo caso) con pupazzi della CIA che affermano di essere nativi cinesi che si schierano a favore di una compagnia straniera contro il loro stesso governo. Questa è la ragione principale per cui in Cina Twitter e Facebook sono vietati.


Il morso di Pechino alla mela (di Apple)

La situazione, in breve, era questa: Apple stavo offrendo condizioni di garanzia al di fuori degli Stati Uniti molto inferiori a quelle nazionali, suscitando le critiche di gran parte dei governi di Europa e Asia. La legge cinese a tutela dei consumatori, come quella delle nazioni europee, classificava l’iPad Apple come un computer, e chiedeva 2 anni di garanzia. Essendo troppo avida a suo solo vantaggio, Apple si è rifiutata e ha continuato a insistere sul fatto che l’iPad era un telefono, e aveva quindi un solo un anno di garanzia. Da qui, è partita una quantità enorme di disturbo da parte dei media contro la Cina, le sue leggi e molto altro, nel tentativo di creare un fastidio tale da indurre il governo a fare marcia indietro e permettere ad Apple di continuare a depredare a suo piacimento i consumatori cinesi. Un secondo obiettivo principale era quello di insegnare ai cinesi a guardare con timore gli “interessi americani” prima di avventurarsi in una qualsiasi legge a tutela dei consumatori più stringente di quella americana.

IT — LARRY ROMANOFF — Propaganda e Media — Introduzione — Parte 1 — May 10, 2021





Larry Romanoff, May 10, 2021

Tradotto da Elvia Politi per Saker Italia

 

Nota ai lettori:

Per circa dieci anni ho gestito un sito web di politica che aveva migliaia di articoli, molti dei quali erano contenuti provenienti da diversi media, ma molti altri erano miei lavori. Questo sito ha ricevuto ripetuti e costanti attacchi DDoS e di altro tipo da parte di forze sconosciute.

Alcuni anni fa ho pubblicato sul sito un articolo di tre pagine sui media occidentali, simile nel contenuto alla serie sui media che sto presentando ora. Di tutti i miei articoli, solo questo è stato sotto attacco costante. Molto spesso le pagine non si caricavano correttamente, impedendo ai lettori di vedere tutti i contenuti e di cliccare sulle pagine successive. Era chiaro che avevo attirato l’attenzione di qualcuno che preferiva che questa informazione non fosse pubblica.

Poco tempo fa ho scritto un articolo intitolato “Una ricerca per la verità e la conoscenza”, che fornisce un’ottima introduzione a questa serie e che vi suggerisco di leggere. Non è lungo. (1)

Quando sono arrivato in Cina, la modalità con cui vengono trattate le notizie è stata una delle prime cose che ha attirato la mia attenzione. C’era qualcosa di diverso e atipico: le notizie sembravano in un qualche modo innaturali, un po’ asciutte o contenute, forse caute. Contegno e cautela fanno ovviamente parte della tradizione cinese, ma ho avuto difficoltà a capirla appieno. Il mio primo pensiero è stato che forse il governo controllava non solo il contenuto ma anche il metodo, cioè il modo in cui le notizie venivano riportate.

Thursday, December 9, 2021

IT — LARRY ROMANOFF — Bernays e la propaganda – La propaganda continua inesorabile — March 11, 2021



Bernays e la propaganda – La propaganda continua inesorabile



Larry Romanoff, February 21, 2021

Tradotto da Elvia Politi per Saker Italia

 

Nella maggior parte delle nazioni, quando una specifica condotta criminale raggiunge proporzioni epidemiche, alla fine il governo agisce con decisione per debellarla. Non in America: lì risolvono i problemi legalizzandola. Lo hanno fatto con l’“influence-peddling” (lobbismo) e con le droghe, e la stessa cosa ora sta succedendo con la propaganda interna, che non è stata legale per tanto tempo per proteggere i cittadini dal controllo e dalla manipolazione psicologica da parte del loro stesso governo. La legge è stata sempre ignorata, ma ora il Congresso sta suggerendo la finzione di abolire due importanti leggi, lo Smith-Mundt Act del 1948 (1) (2) (3) e il Foreign Relations Authorization Act del 1987, in modo da permettere alle autorità di diffondere falsa e fuorviante propaganda e campagne di disinformazione contro il proprio popolo. Certo, il governo lo ha sempre fatto di nascosto, a volte ad un livello elevatissimo, come nel caso del marketing di guerra, ma è sempre stato illegale. Dopo questo, non lo sarà più. Un ufficiale del Pentagono ha dichiarato che questa nuova misura “non prevederà controlli. Nessuno saprà se l’informazione è corretta, parzialmente corretta o completamente falsa”. In un articolo di USA Today, è stato riportato che le forze armate americane (il Pentagono) già spendono circa 4 miliardi di dollari l’anno in propaganda per influenzare l’opinione pubblica, gran parte della quale diretta a livello nazionale. (5) (6) (7)

Adesso abbiamo i burattini (8) (9), i finti personaggi dei social media su Internet, utilizzati dalle agenzie militari e di intelligence americane per influenzare e dirigere la pubblica opinione in molti paesi, solitamente con l’intento di incitare la rivolta civile e la rivoluzione. E’ evidente da tempo che queste tattiche sono state usate anche internamente, e che la nuova legislazione stia semplicemente legalizzando la prassi. Molte agenzie governative americane hanno acquisito questo software che gli permette di inondare i social media con profili falsi che scrivono post a favore delle posizioni governative e screditano chi ha opinioni contrarie o critica il governo. Il software è particolarmente complesso: fornisce una grande quantità di informazioni per i profili di queste persone finte, permette ad una sola persona di assumere le identità di ben 1.000 finti individui e di farli sembrare realmente in certi posti fisici, o addirittura in un vero evento. Controllano l’indirizzo IP rendendo impossibile rilevare che una singola persona in un solo luogo stia orchestrando tutta questa attività. Il manuale del programma dice che: “c’è una gamma di trucchi per i social media che possiamo utilizzare per aggiungere un grado di realtà a tutti i profili finti”. Il contratto richiede “server virtuali privati” ubicati dentro e fuori gli Stati Uniti per dare false informazioni sulla localizzazione, e richiede anche quello che definisce “mix di traffico”, che mischia l’uso di internet dei controllori dei profili con quello di persone al di fuori di Centcom, in modo da offrire “una eccellente copertura e una potente negabilità”.

IT — LARRY ROMANOFF — Bernays e la propaganda – Il passaggio all’istruzione e al commercio — March 02, 2021



Bernays e la propaganda – Il passaggio all’istruzione e al commercio




Larry Romanoff, February 21, 2021

Tradotto da Elvia Politi per Saker Italia

 

Il successo di Lippan e Bernays non è passato inosservato in molto ambiti della società americana. Le università in particolare hanno capito il potenziale di queste nuove tecniche di propaganda per formare, manipolare e controllare la percezione e il comportamento sociale. Negli Stati Uniti le scuole e le università non sono mai state viste come strutture educative, ma come strumenti di un sistema pubblico di disciplina, un metodo di controllo sociale e anche uno strumento per inculcare comportamenti e convinzioni più utili ad industriali e banchieri. E’ cominciato prima del periodo di Lippman e Bernays, con i grandi “baroni ladri”, quelle famiglie criminalmente ricche come Rockefeller, Carnegie, Mellon, Astor, DuPont, Guggenheim, Morgan, Vanderbilt. Andrew Carnegie per primo ha promosso l’idea che i ricchissimi della nazione dovessero fondare le università per riformulare l’educazione al servizio dei loro bisogni. Molti industriali americani si sono uniti a questa crociata, che ha portato alla nascita delle università di Stanford, Cornell, Carnegie-Mellon, dell’Università di Chicago e di molte altre. Il loro impegno è stato ampiamente pubblicizzato come una sorta di benevolenza caritatevole alla nazione: il loro scopo però non era educare bensì indottrinare, utilizzando il sistema educativo per creare cittadini obbedienti alla loro ideologia capitalista, e mantenere il loro potere finanziario.

Loro intendevano queste istituzioni come luoghi in cui predicare le comuni mitologie religiose su patriottismo e democrazia, ma anche i valori del lavoro minorile e dei bassi salari, la maledizione dei sindacati dei lavoratori e l’opposizione al salario minimo, come uno schema per mantenere la loro disparità di reddito, di fatto per inculcare alle persone una mentalità utile ad evitare ogni cessione di ricchezza alle masse. Queste élite industriali e finanziarie hanno avuto un ruolo consistente nella trasformazione del sistema educativo americano (attraverso, primo, il loro controllo finanziario e, secondo, il loro potere di definire e controllare le ideologie che sarebbero emerse dai curricula), ponendo le basi del metodo dell’istruzione americana di oggi, in particolare delle business school americane. Forse la considerazione più importante sull’istruzione americana (che è così poco apprezzata) è che l’élite americana non voleva (e ancora non vuole) migliorare il livello educativo della nazione, perché sia il sistema multi-partitico che il marchio americano del capitalismo hanno bisogno dell’ignoranza per sopravvivere, dato che per il loro successo entrambi fanno forte affidamento su una popolazione indifferente, disinformata e ignorante. (1)

 

 

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What part will your country play in World War III?

By Larry Romanoff, May 27, 2021

The true origins of the two World Wars have been deleted from all our history books and replaced with mythology. Neither War was started (or desired) by Germany, but both at the instigation of a group of European Zionist Jews with the stated intent of the total destruction of Germany. The documentation is overwhelming and the evidence undeniable. (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (11)

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L.Romanoff´s interview